La vita oltre la morte

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In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.

Carissimi fedeli, dopo aver meditato sul nostro compito in questo mondo, ossia, la nostra santificazione, oggi questo stesso compito si presenta a noi con urgenza poiché, riflettendo sulla morte, vediamo che questa nostra vita è breve e limitata e che occorre sfruttarla bene per gli scopi della nostra eternità.

Nel Vangelo Nostro Signore Gesù Cristo presenta la nostra morte come qualche cosa che avviene in un istante e all'improvviso, come una rete, come una trappola, come un ladro: chi di noi è in grado di sapere se vedrà l'anno nuovo o persino la luce dell'aurora di domani? Saremo preparati?

E se devo morire questa notte, dove andrò? Quale è lo stato della mia anima? e quel peccato che non ho mai osato confessare? o questa cosa che dovevo fare ma che ho rimandato, o questi soldi che non ho restituito? o la pace con queste persone che non ho mai fatto?

Vigilate dunque, dice il Signore, perché non sapete né il giorno, né l'ora, vigilate per fare il bene, camminate mentre è ancora giorno perché dopo viene la notte quando nessuno può fare alcunché, perché avete una sola vita lasciatavi dal Signore ed essa vi è stata elargita per la vostra santificazione.

Tenete sempre il giorno della morte davanti agli occhi e non peccherete nel cuore, dice il Salmista, anzi vivrete santamente come quella Suora visitata da santa Faustina, sul suo letto di morte, che diceva: la mia vita, tutta la mia vita, è stata una preparazione per questa ora.

Facciamo dunque un buon proponimento oggi, tramite l'intercessione della Beata Vergine Maria, per prendere sul serio la nostra vita cristiana nel futuro pregando per i nostri Defunti affinché possiamo essere riuniti con loro in Cielo in beatitudine, alla Gloria della Santissima Trinità.

Amen.

 

Padre Konrad Zu Loewenstein 


Documento stampato il 08/12/2024