Festa della Pentecoste, la venuta dello Spirito Santo
Spiegazione dell'Anno liturgico di Padre Carlo Massini - Era il decimo giorno dopo l'ascensione di Gesù Cristo al cielo, il cinquantesimo dopo la sua gloriosa risurrezione, il giorno in cui i giudei celebravano la Pentecoste in memoria della Legge data loro da Dio sul monte Sinai, quando il Santo divino Spirito discese sopra il collegio apostolico, per scrivere non più su tavole di pietra, ma nei loro cuori la legge evangelica. “Oggi - dice san Giovanni Crisostomo - la terra è divenuta per noi un cielo; non già perché le stelle o i pianeti sono discesi sulla terra, ma perché gli Apostoli sono saliti dalla terra al cielo: perciò la grazia dello Spirito Santo si è sparsa oggi per tutto il mondo, e lo convertì in un paradiso, non già cambiando la natura degli uomini, ma regolando e mutando loro i cuori e le volontà. Questo divino Spirito trovò un pubblicano, e ne forma un evangelista, rinvenne un persecutore, e lo forma un apostolo, trovò una peccatrice, e la rende simile alle vergini, sradica per ogni dove il vizio, e pianta la bontà, bandisce la servitù, e vi conduce la libertà. E questa è la ragione perché la terra oggi diviene un cielo”, soggiunge il santo Dottore...
Domenica di Pentecoste
Il Vangelo della domenica a cura della Redazione - (Gv 14, 23-31) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Chiunque mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e verremo da lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole. E la parola che udiste non è la mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto mentre vivevo con voi. Il Paraclito poi, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel nome mio, egli insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: ve la dò non in quel modo che la dà il mondo. Non si turbi il cuor vostro, né s'impaurisca. Avete udito che io vi ho detto: Vo e vengo a voi. Se voi mi amaste, vi rallegrereste certamente ch'io vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me. Ve l'ho detto adesso, prima che succeda: affinché, quando ciò sia avvenuto, crediate. Non parlerò ancora molto con voi, perché viene il principe di questo mondo. Tuttavia può nulla contro di me; ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre ed agisco conformemente agli ordini da Lui datimi...
S. Filippo Neri
Vita dei Santi a cura di Veronica Tribbia - Nell'anno 1515 nacque Filippo nella città di Firenze il 22 di luglio; suo padre si chiamava Francesco Neri e sua madre Lucrezia Soldi. Fu allevato con ottimi costumi, e il padre Francesco non ebbe mai da lamentarsi perché Filippo gli obbediva in tutto, come obbediva fedelmente alla sua cara mamma. Accadde che Lucrezia morì, e Filippo ebbe la matrigna a prendersi cura di lui, ma allo stesso modo come per i suoi genitori, il bambino onorava talmente la sua madre adottiva che ella lo amava come se fosse stato figlio suo. Aveva un carattere così amabile con tutti che era soprannominato dai compagni “Pippo buono”. Filippo si esercitò fin da piccolo nell'orazione, mediante la quale acquistò un grande orrore delle cose mondane...
La purezza di cuore
lettera di Don Davide Pagliarani, Superiore generale della FSSPX, agli amici e benefattori - Cari fedeli, amici e benefattori,nelle circostanze storiche che viviamo, Dio ha chiamato la Fraternità Sacerdotale San Pio X a una battaglia specialissima per la fede. Abbiamo il dovere di custodirla, di professarla, di amarla e di trasmetterla. Dobbiamo ben cogliere le ragioni profonde di questa lotta, le sue esigenze, ciò a cui deve portarci, per poterne trarre tutte le conseguenze per le nostre anime...
Speculum Justitiae – il mese di Maggio (secondo il metodo di p. Muzzarelli)
Invito alla lettura - Per il mese di maggio consigliamo ai nostri confratelli e lettori l'acquisto del seguente libretto, pubblicato recentemente da Edizioni Piane. Non possiamo lasciar passare questo mese senza aver rivolto a Maria Santissima una nostra particolare devozione!...
La Temperanza
Catechismo di S. Pio X a cura di Veronica Tribbia - La temperanza è la virtù che frena le passioni e i desideri, specialmente sensuali, e modera l'uso dei beni sensibili. La temperanza tiene a freno e regola le passioni che provengono dall'appetito concupiscibile (amore,desiderio, gaudio, odio, fuga, tristezza), ci fa moderare le passioni e i desideri sensuali che spingono alla ricerca dei piaceri nella gola e nella carne...
La partecipazione alla messa, tradizionale o nuova, influenza la fede?
La Messa di sempre - Fin dall'inizio della riforma liturgica, dopo la promulgazione del Novus Ordo Missae (NOM), i difensori della tradizione della Chiesa avevano avvertito del pericolo rappresentato da questa nuova liturgia. E, facendo eco al noto adagio – lex orandi, lex credendi – la legge della preghiera è la legge della fede, hanno anche messo in guardia dal futuro decadimento della fede che ne sarebbe seguito...
Devozione al SS. Cuore di Gesù
Preghiere e Devozioni - Tutti i buoni pensieri ed affetti, tutte le buone parole ed opere indirizzate al Signore da un'anima in grazia di Dio, possono dirsi tanti atti d'amore di Dio e sono meritevoli di premio eterno. Però a rendere tali tutte le azioni, il cristiano si figuri di avere la sua abitazione nell'amabilissimo Cuor di Gesù, operando sempre per dar gusto a questo Cuore; cosicché qualunque cosa faccia, tutto intenda di fare in unione a quel Cuore benedetto, e viva in ciascun giorno come se fosse l'ultimo della sua vita, ripetendo con l'Apostolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”...