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La vita come vocazione

Il tema della “vita come vocazione” è caro al pensiero di due Pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Il papa Paolo VI nell’Enciclica Populorum progressio (n. 15) diceva che «ogni vita è vocazione» e così proprio il tema della “vocazione” mette in evidenza il rapporto di Dio con l’uomo nella libertà dell’amore: ogni uomo è personalmente e liberamente amato e chiamato da Dio all’esistenza. Il papa Giovanni Paolo II scelse come tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, celebrata il 6 maggio 2001, proprio La vita come vocazione. Scriveva papa Wojtyla nel messaggio per quella giornata: 

"Vocazione è la parola che introduce alla comprensione dei dinamismi della Rivelazione di Dio e svela così all’uomo la verità sulla sua esistenza".

“La ragione più alta della dignità dell’uomo – leggiamo nel Documento conciliare Gaudium et spes – consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio. Fin dal suo nascere l’uomo è invitato al dialogo con Dio: non esiste, infatti, se non perché, creato per amore da Dio, da lui sempre per amore è conservato, né vive pienamente secondo verità se non lo riconosce liberamente e se non si affida al suo Creatore” (n. 19). È in questo dialogo di amore con Dio che si fonda la possibilità per ciascuno di crescere secondo linee e caratteristiche proprie, ricevute in dono, e capaci di “dare senso” alla storia e alle relazioni fondamentali del suo esistere quotidiano, mentre è in cammino verso la pienezza della vita.


Così “la vita come vocazione” vuole aiutarci ad entrare nel mistero della vita che abbiamo ricevuto in dono e porci degli interrogativi sapienziali per scoprire che all’origine della nostra vita non c’è il caso – non ci siamo per caso – o addirittura una necessità del cieco sviluppo evolutivo della materia, ma unicamente una libera volontà d’amore di Dio che da sempre ci ha amato e perché ci ha amato ci ha voluto. Esistiamo perché siamo stati chiamati all’esistenza da Colui che solo può donare ciò che Lui è: la vita. La vita che noi abbiamo ricevuto è dono di Dio, è una vocazione a partecipare di un dono di Dio che dona liberamente e per amore.

La vita è una vocazione divina e nella vita dobbiamo scoprire la nostra vocazione alla comunione con Lui. La vita accolta come dono di Dio – perché è dono e non può che essere tale –, ci insegna pure a perdere sapientemente la nostra vita come ci chiede il Vangelo (cf Mc 8,35), per ritrovarla in una dimensione nuova, quella della vita accolta come dono e finalmente come dono che si dona a Dio e ai fratelli nella carità. La vita come vocazione mi fa infine rispettare e proteggere sempre la vita come dono ricevuto, da custodire diligentemente per poi restituirlo un giorno. Nella vita accolta come dono e riconosciuta come vocazione, s’iscrive delicatamente e come verità della mia libertà il cammino etico che mi fa vivere sempre nel rispetto della mia vita e della vita degli altri. 

Padre Serafino M. Lanzetta 

 

(Fonte: dalla rivista IL SETTIMANALE DI PADRE PIO)