È imposto alla Vergine il nome di Maria

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Fu per divina disposizione imposto alla Vergine il nome di Maria, che secondo S.Pietro Crisologo vuol dire “Signora” o “Padrona”; e secondo S.Girolamo e S.Bernardo “Stella del mare”.

“E ben con ragione - dice il mentovato S.Pietro Crisologo - Ella è chiamata Signora e Padrona, poiché il dover esser Ella Madre del Signore e del Padrone dell'Universo, La esentava da ogni servitù, e La rendeva superiore a qualsivoglia altra creatura”. Il qual sentimento viene con maggior estensione spiegato da S.Bonaventura colle seguenti parole: “Il nome di Maria significa Signora, e s'adatta mirabilmente alla Vergine, La quale è la Signora degli Angeli, degli uomini e dei demoni. Ella è Signora degli Angeli - segue a dire il Santo – perché Ella è in Cielo innalzata sopra gli angelici cori, e quei beati Spiriti Le rendono onore e ossequio. Ella è Signora degli uomini, perché ad ogni anima devota e fedele convengono quelle parole del Salmo: “Come gli occhi della serva stanno sempre rivolti, e intenti alle mani della sua Signora etc”. Ognuno dunque mira alle mani di Maria per ottenere colla sua intercessione le grazie delle quali ha bisogno. E buon per noi- aggiunge il Santo - che abbiamo una tale Signora e Padrona, le cui mani sono tanto liberali e benefiche, e il cui patrocinio è sì valevole appresso del suo divin Figliuolo, onde tutti possiamo con sicurezza avere a Lei ricorso. A Lei ricorrano i giusti per ottenere la perseveranza e l'aumento della giustizia; a Lei si rivolgano i peccatori per impetrare il dono d'una vera penitenza e il perdono dei loro peccati. Essa è infine Signora dei demoni, perché ha sopra di loro l'impero per frenare il furore, e per rintuzzare l'orgoglio loro, per rendere inutili gli sforzi loro, e per eludere le loro insidie contro degli uomini. E perciò - conclude il Santo Dottore - una Signora sì grande, una Signora di tanta virtù meritatamente da noi si ama, meritatamente da noi si loda, meritatamente da noi si prega, affinché ci difenda contro questi infernali nemici”.

Egualmente bene conviene alla Vergine Santissima il nome di Maria, in quanto questo significa “Stella del Mare”. Perché Ella è veramente una stella purissima, come osserva il mentovato S.Bonaventura, per la vita sommamente pura, che sempre ha condotto, esente affatto da ogni neo di colpa; stella che ha tramandato alla Terra il più bello e il più risplendente raggio di luce, partorendo il Figliuolo di Dio; stella utilissima per indirizzarci alla celeste patria, anzi per guidarci per il mare di questo secolo alla grazia del suo Figliuolo, come al porto del Paradiso; stella luminosissima per gli esempi della sua vita e per lo splendore delle sue virtù; luminosissima anche per i benefici della sua misericordia, coi quali ha illuminato spiritualmente moltissimi nella notte di questo secolo, come dalla colonna di fuoco furono i figli d’Israele corporalmente illuminati nel deserto. Suoi benefici sono il proteggerci e dai flagelli dello sdegno di Dio, e dal fuoco delle diaboliche tentazioni.

“Che faremmo noi miseri - esclama il Santo - che faremmo noi involti nelle tenebre di questo secolo, se non avessimo questa sì risplendente stella? Che cosa sarebbe il mondo, se non vi fosse il sole? Perciò - dice S.Bernardo - togli questo corpo solare, che illumina il mondo, e dove si trova più il giorno? Togli Maria, questa risplendentissima stella del Mare, che cosa rimane se non caligine, che tutto ingombra, ombra di morte e tenebre foltissime?”.

“Maria finalmente – conclude S.Bonaventura - è una risplendente stella per la pienezza della grazia che Ella ebbe in questa vita, e per l'incomprensibile gloria che Ella gode nel Cielo, gloria senza paragone superiore a quella di tutti gli altri Santi, che pur come stelle sfolgoreggianti risplendono, e risplenderanno nel cospetto di Dio per tutta l'eternità”.

“Perciò chiunque tu sia - dice S.Bernardo - che nel corso di questo secolo invece di camminare sopra stabile terreno, ti accorgi d’ondeggiare piuttosto fra le procelle e le burrasche, non distogliere i tuoi occhi da questa risplendente Stella, se non vuoi rimanere sommerso dalla tempesta. Se soffiano i venti delle tentazioni, se tu urti negli scogli delle tribolazioni, mira questa Stella, chiama Maria. Se sei agitato, e qua e là sbalzato dalle onde o della superbia, o dell'ambizione, o della detrazione, o dell'invidia, mira questa Stella, chiama Maria. Se l'avarizia, o l'ira, o il solletico della carne sbatte la navicella della tua mente, volgi i tuoi occhi a Maria. Se turbato dalla gravezza dei tuoi peccati, confuso per la bruttezza della tua coscienza, atterrito dall'orrore del divino giudizio, cominci a sprofondare nel baratro della tristezza e nell'abisso della disperazione, ricordati di Maria. Nei pericoli, nelle angustie, nelle cose dubbiose pensa a Maria, invoca Maria... Tenendo tu dietro ad Ella, non torci il sentiero; ad Ella ricorrendo supplichevole, non disperi; pensando ad Ella non erri. Se Ella ti regge, tu non cadi; se ti protegge, non hai di che temere; se Ella ti guida, non ti stanchi; e col suo favore giungi felicemente al porto della beata eternità; e così sperimenterai in te stesso, con quanta ragione a questa gran Vergine sia stato posto il nome di Maria.”.

Per onorare questo nome tanto venerabile e santo, s'introdusse in alcune Chiese della Spagna il costume di celebrarne una festa particolare il 22 di Novembre, la quale fu approvata per quelle Chiese con diploma pontificio dal sommo Pontefice Leone X nel 1513.

Si dilatò poi questa festa in altre Chiese fuori della Spagna, fino a tanto che il Venerabile Servo di Dio Innocenzo XI, in ringraziamento alla gran Vergine Maria per la vittoria riportata contro il Turco, il quale stretta già in assedio la città di Vienna in Austria minacciava di portare per tutto il Cristianesimo la desolazione e la strage, comandò nel 1683 che per tutto il mondo cattolico si celebrasse, nella domenica fra l'ottava della Natività della SS. Vergine, l’Uffizio e la Messa del Nome di Maria; eccitando così tutti i fedeli a dimostrare la loro gratitudine verso questa Madre di misericordia, per i singolari benefici che non ha mai cessato di ottenere da Dio a favore di tutta la Chiesa e di ciascuno dei suoi membri, e ad accendersi sempre più di devozione verso la grande Signora.


Padre Carlo Massini 

 

 


Documento stampato il 25/04/2024