Scelta dello stato di vita

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Portiamo onore, ubbidienza ed amore ai nostri genitori, superiori, e soprattutto al Confessore datoci da Dio per guidare la nostra anima al Paradiso.

Trattandosi però di scegliere lo stato di vita, è certo, come insegna san Tommaso d’Acquino, che noi non siamo tenuti ad obbedire ai genitori. Se un giovane è chiamato a farsi religioso, ed i parenti sono contrari, è obbligato ad obbedire a Dio e non più ai parenti, i quali per loro interessi e fini propri si oppongono al bene spirituale dei figliuoli.

Questi parenti sconsigliati, scrive san Bernardo, preferiscono che i figli loro vadano dannati in eterno, anziché lascino la loro casa.

Quelli pertanto, che allo stato religioso si sentissero da Dio chiamati, pensino ai grandi beni spirituali di tale stato, beni descritti dallo stesso San Bernardo con le seguenti brevi parole: Nella vita religiosa si vive più puramente; si cade più di rado; si riacquista la grazia più prontamente; si cammina con maggior prudenza; si è più frequentemente bagnati dalla rugiada della divina grazia; si riposa più sicuramente; si muore con maggior fiducia; si è purgati più prontamente e ricompensati più abbondantemente.

Aggiunge san Tommaso d’Aquino: Quanto sono belle, o Chiesa santa, le tue case religiose! Quanto ben ordinati i tuoi battaglioni! Quante anime ferventi vi pregustano la felicità avvenire, lodando incessantemente Dio e vivendo sulla terra con l’esercizio del santo amore, come fanno i Serafini in cielo!

A questo proposito sono molto opportune le parole di un pio autore, il quale così scrive: Se non sapete ancora lo stato a cui Dio vi chiama, potete conoscerlo con la preghiera devota e fervorosa, e con l’aprire l’interno del vostro cuore al Confessore. Incamminatevi per la via della virtù fin dai più teneri anni, perché lo Spirito Santo dice: “Il giovane, presa che ha la sua strada, non se ne allontanerà, nemmeno quando sarà vecchio”.

E San Francesco di Sales così si esprime: Per la vocazione Iddio si serve dell’educazione. Che se poi già aveste eletto lo stato di vita, fate ora, in questo, ciò che al punto della morte vorreste aver fatto. E siccome allora voi sicuramente vorreste poter incontrare una morte da santo, così dovete vivere come hanno fatto i santi, procurando di essere esatto nell’osservanza dei comandamenti di Dio e della Chiesa e degli obblighi del vostro stato, perché questa è la volontà di Dio, e questa è pur la strada unica per giungere al Paradiso in qualunque condizione vi troviate.


Manuale di Filotea


Documento stampato il 03/11/2024