Resistenza alle tentazioni

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Fuggiamo con tutta la nostra forza le occasioni prossime e i pericoli di peccare, particolarmente in materia d’impurità, quali sono i balli, i teatri, gli amoreggiamenti, le veglie, i bar, le compagnie pericolose, la vita molle e oziosa, le letture di romanzi o libri o giornali cattivi, ecc.

Diffidiamo di noi stessi, della nostra buona volontà, dei proponimenti fatti e del divino aiuto; perché Dio non concede la sua grazia ai presuntuosi, che si mettono volontariamente nel pericolo; dice anzi, che chi ama il pericolo, perirà di quello. Così si sono dannate moltissime anime.

Nelle tentazioni dobbiamo essere molto pronti a resistere, ricorrendo con gran fede ai dolci Cuori di Gesù e di Maria, pronunciando devotamente questi Santissimi e potenti Nomi, e perseverando nella preghiera con costanza, se la tentazione dura lungo tempo.

Giova anche molto, scrive sant’Alfonso, il segnarsi col Segno della santa Croce, come pure scoprire le tentazioni al Confessore.

Diceva san Filippo Neri: La tentazione scoperta, è per metà vinta. Se mai qualche volta tu avessi la disgrazia di cadere, non devi avvilirti, ma umiliarti, domandar perdono, e pacificarti al più presto con Dio, mediante una buona e santa Confessione.


Manuale di Filotea


Documento stampato il 28/03/2024