Corazza di S. Patrizio

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Una preghiera di liberazione che il coraggioso e grande Apostolo d’Irlanda S. Patrizio, molto amato tutt’oggi dagli Irlandesi e patrono d'Irlanda, recitò nei momenti più difficili della sua lotta per difendersi dagli attacchi e dalle maledizioni dei druidi, che gli tesero tanti trabocchetti per scoraggiare la sua opera di evangelizzazione, ma non ebbero mai successo: egli dimostrò con segni e prodigi agli irlandesi, intrisi di magia e occultismo, che la potenza di Cristo era ancor più grande. Le magie dei druidi nulla poterono contro la Potenza della fede in Cristo di questo grande Santo! Gran parte dell’Irlanda era molto oscura e barbarica nel quinto secolo dopo Cristo; una terra di druidi e pagani. È interessante notare che Patrizio non ha cercato di convincere gli irlandesi a negare la loro credenza nell’esistenza del soprannaturale.

Come uno storico scrive:

"Se il Cristianesimo fosse venuto in Irlanda solo con dottrine teologiche, la speranza della vita immortale, e idee etiche, senza miracoli, misteri e riti, non avrebbe potuto mai vincere il cuore celtico".

"Perché il Regno di Dio non viene con parole, ma con potenza" (1 Cor 4, 20).

Egli convinse invece gli irlandesi della natura demoniaca dei poteri con cui erano familiari, e della potenza straordinaria di Cristo. Usò le Sacre Scritture per definire questi poteri come demoni.

"Per noi la lotta infatti non è contro il sangue e la carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori delle tenebre di questa era, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 12).

S. Patrizio è oggi ricordato come il santo che ha scacciato i serpenti dall’Irlanda (non ci sono serpenti in Irlanda, fino a oggi), anche se alcuni che negano che ci siano mai stati serpenti in Irlanda: dicono che i “serpenti” scacciati da Patrizio erano i druidi, i sacerdoti occulti del popolo celtico, e la sua reputazione di avere liberato l’Irlanda dai serpenti è un modo velato per dire che S. Patrizio portò la Luce di Cristo che liberò il paese dalle tenebre del maligno.

Il simbolo dell’Irlanda è il trifoglio, perché S. Patrizio lo usò per spiegare il mistero della Santissima Trinità ai pagani: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, distinti e indissolubilmente uniti nell’Amore.


LA CORAZZA DI S. PATRIZIO

Nel 433, S. Patrizio si dirigeva con un gruppo di seguaci alla corte del Re d’Irlanda. Avendo avuto sentore che i druidi preparavano un’imboscata per ucciderlo, egli pregò invocando la protezione divina. Racconta la tradizione che quando il Santo passò davanti ai druidi nascosti, questi videro soltanto un cervo attorniato da alcuni cerbiatti. S. Patrizio e i suoi uomini furono salvati. Ecco perché questa preghiera è passata alla storia come: IL GRIDO DEL CERVO (Fàeth Fiada) oppure come: LA CORAZZA DI SAN PATRIZIO.


PREGHIERA

Io sorgo oggi

grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità, alla fede nell’Essere Uno e Trino, alla confessione dell’unità del Creatore del Creato.

Io sorgo oggi

grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo, alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura, alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa, alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.

Io sorgo oggi

grazie alla forza dell’amore dei cherubini, in obbedienza agli angeli, al servizio degli arcangeli, nella speranza della resurrezione e della ricompensa, nelle preghiere dei patriarchi, nelle predizioni dei profeti, nella predicazione degli Apostoli, nella fede dei confessori, dell’innocenza delle sante vergini, nelle imprese degli uomini giusti.

Io sorgo oggi

grazie alla forza del cielo: Luce del sole, Fulgore della luna, Splendore del fuoco, Velocità del lampo, Rapidità del vento, Profondità del mare, Stabilità della terra, Saldezza della roccia.

Io sorgo oggi

grazie alla forza del Signore che mi guida: il potere di Dio per sollevarmi, la saggezza di Dio per guidarmi, l’occhio di Dio per guardare davanti a me, l’orecchio di Dio per udirmi, la parola di Dio a parlare per me la mano di Dio a difendermi, la via di Dio che si apre davanti a me, lo scudo di Dio che mi protegge, l’esercito di Dio che mi salva dai tranelli dei diavoli, dalle tentazioni del vizio, da chiunque mi voglia del male, vicino e lontano, solo e nella moltitudine.

Io invoco oggi

tutte queste forze tra me e questi mali contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima contro le stregonerie di falsi profeti, contro le leggi nere del paganesimo, contro le leggi false degli eretici, contro la pratica dell’idolatria, contro i sortilegi di streghe e druidi e maghi, contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo.

Cristo

fammi da scudo oggi contro il veleno, contro il fuoco, contro l’annegamento, contro ogni ferita, così che io possa avere un’abbondanza di ricompense, Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me, Cristo in me, Cristo sotto di me, Cristo sopra di me, Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra, Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo, Cristo quando mi alzo, Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa, Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me, Cristo in ogni occhio che mi guarda, Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.

Io sorgo oggi

grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità, alla fede nell’Essere Uno e Trino, alla confessione dell’unità del Creatore del Creato. Amen.


Documento stampato il 20/04/2024