Dolore e Proposito

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Coloro poi, che sempre hanno paura di confessarsi senza dolore, si confortino pensando che al vero dolore dei peccati va sempre unito il fermo proposito della volontà, che odiando e detestando le colpe commesse, risolve di non commetterne più in avvenire.

Onde avviene che colui, il quale abitualmente non vuole offendere il Signore col peccato, ha il dolore che si ricerca per fare una buona Confessione, perché chiaramente dimostra che la sua volontà è contraria al peccato, e quindi che ha la vera contrizione.

Perciò San Francesco di Sales andava dicendo: Il desiderio della contrizione fa conoscere che esiste la contrizione.

Vogliamo noi avere in mano un mezzo sicuro per conoscere se siamo in grazia di Dio? Ebbene ecco come parla san Tommaso:

Se il passato vi dispiace, se non più come prima ricadete negli stessi peccati, se in voi vi è quella ferma risoluzione di non acconsentire mai ad alcun peccato né mortale né veniale; oh! allora rallegratevi, che il veleno è tolto, e la grazia di Dio è in voi.

 


Manuale di Filotea


Documento stampato il 28/03/2024