Gesù Cristo

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Delle tre Persone della Santissima Trinità si è incarnata e fatta uomo alcuna? Sì, delle tre Persone della Santissima Trinità si è incarnata e fatta uomo la seconda, cioè il Figlio. 

Nel grembo immacolato di Maria Santissima scese il Verbo, il Figlio di Dio, assumendo nell’unità della sua persona divina il corpo e l’anima eletta, creata direttamente da Dio per essere unita come forma vitale a quel corpo. 
Il Figlio di Dio si fece uomo per fare gli uomini figli di Dio, suoi fratelli e coeredi della sua gloria. Così pure Maria, divenendo Madre di Dio, diventò Madre nostra.

CURIOSITA’ RIGUARDO LORETO: 

A Loreto, secondo un’antica e pia tradizione, si conserva ancora la casetta nella quale il Verbo si è fatto uomo e trascorse gli anni dell’infanzia e della giovinezza. La povera casetta fu trasportata dagli angeli dalla Palestina a Tersatto presso la città di Fiume, e di qui, nella notte del dicembre 1294, presso Recanati, nelle Marche. Otto giorni dopo fu nuovamente trasferita e deposta in una località poco distante, chiamata Loreto (da lauretum: bosco di lauri), dove ora sorge una grandiosa basilica, che racchiude la casetta di Nazareth. 

Come si chiama il Figlio di Dio? Il Figlio di Dio fatto uomo si chiama Gesù Cristo. 

Il nome indica la persona e la distingue da tutte le altre. La seconda Persona della Santissima Trinità ha vari nomi: Verbo, Figlio, Immagine, Sapienza del Padre. Incarnatosi prese un nuovo nome, a indicare la persona divina nella natura umana. 
Gesù: significa Salvatore (Jahvé che salva) e conviene a Colui che si è fatto uomo per salvare il mondo dalla perdizione eterna e dal peccato. 
Il nome adorabile di Gesù fu rivelato dall’arcangelo Gabriele a Maria Santissima nell’Annunciazione: (Lc 1, 31) “Tu concepirai e darai alla luce un Figlio, che chiamerai Gesù”. Fu ancora l’angelo del Signore a spiegare a san Giuseppe l’inattesa gravidanza di Maria Santissima, rivelando il nome del Bambino: (Mt 1, 21-22) “Non temere di prendere Maria per moglie; perché quello che è nato in Lei è opera dello Spirito Santo. Ella darà alla luce un Figlio, a cui porrai nome Gesù, perché Egli salverà il suo popolo dal peccato”. 

Cristo: dal greco christòs significa “unto”, cioè consacrato dalla divinità che si è unita all’umanità assunta, elevandola e divinizzandola. 
Gli angeli che annunziarono ai pastori la nascita del Messia dicevano: (Lc 2, 11) Oggi, nella città di Davide, vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore. Anni dopo, quando Gesù domandò agli apostoli chi pensassero che Egli fosse, Pietro rispose: ((Lc 9, 21) Tu sei il Cristo di Dio. 

IL NOME DI GESU’

Il nome di Gesù è onnipotente e opera i più grandi prodigi. Gesù aveva detto agli Apostoli: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato. Ora questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: scacceranno i demoni nel mio nome, parleranno lingue nuove, maneggeranno serpenti, se berranno veleni non ne risentiranno alcun male, imporranno le mani agli ammalati e questi guariranno (Mr 16, 15-18). 
Un certo uomo, storpio dalla nascita, si trovava ogni giorno alla porta del tempio chiamata Bella per domandare elemosina a quelli che entravano. Questi, avendo veduto Pietro e Giovanni che stavano per entrare, chiese pure a loro carità. Allora Pietro con Giovanni, fissandolo, gli disse: “Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do. Nel nome di Gesù Cristo Nazareno alzati e cammina.” E presolo per la mano destra lo alzò, e in un attimo gli si raddrizzarono gli stinchi e le piante dei piedi. Allora l’uomo entrò con essi nel tempio, camminando e lodando Dio.  

Gesù Cristo è Dio e uomo? Sì, Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. 

E’ vero Dio perché facendosi uomo non smise di essere Figlio di Dio, perfettamente uguale al Padre e allo Spirito Santo nell’essere e nelle perfezioni. Gesù è chiamato Figlio di Dio perché lo è realmente: nel battesimo e nella trasfigurazione viene chiamato dal Padre come suo Figlio prediletto. Quando compì i miracoli (tramutando l’acqua in vino, camminando sulle acque, moltiplicando pani e pesci, guarendo gli ammalati, resuscitando morti ... e soprattutto resuscitando Sé stesso) dimostrò la sua divinità e mise in atto la sua potenza infinita, propria di Dio solo. 

Gesù è anche vero uomo, perché ebbe un corpo come noi che si formò in grembo di Maria Santissima, nacque a Betlemme, sentì la stanchezza, sofferse la fame, la sete, gli strazi della passione e della morte in croce, fu sepolto e uscì dalla tomba tre giorni dopo. Gesù Cristo ebbe anche un’anima umana, intelligente e libera, che pensava e voleva, che provava gioia e dolore, malinconia e tedio, che sulla croce si separò dal corpo con la morte, discese al limbo tra i giusti, si riunì al corpo tre giorni dopo la morte e lo vivificò dandogli una vita nuova e immortale. 

Il corpo e l’anima di Cristo erano uniti al Verbo tanto strettamente da non avere alcuna personalità propria, ma da essere assunti nella persona del Figlio di Dio. Era sempre la stessa e unica persona di Cristo, Dio e uomo, che compiva le azioni proprie della natura umana e di quella divina. 

RIFLETTO

1. Chi è unito con la fede e la carità a Cristo, uomo e Dio, a poco a poco è trasformato e fatto simile a Cristo Maestro. 
2. L’eretico Ario negò la divinità di Cristo. Condannato nel Concilio di Nicea (325), non volle rinunciare ai suoi errori. Esiliato dall’imperatore, con l’aiuto dei suoi amici riuscì a farsi richiamare e a rientrare in Costantinopoli come un trionfatore. Ma proprio in quel momento lo raggiunse la mano vendicatrice di Dio, che lo fece morire di acutissimi dolori viscerali. 

 


Veronica Tribbia - Dal Catechismo di San Pio X


Documento stampato il 07/12/2024