In epoche di crisi, Dio si serve dei piccoli

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Cari fratelli e sorelle,
 
Sono felicissimo di vedere che sono presenti anche bambini, molti bambini, gente giovane, famiglie: ciò è davvero un segno di rinnovamento autentico della Chiesa e ci può dare veramente fiducia e speranza nel clima di confusione di cui siamo testimoni tanto all’esterno come all’interno della Chiesa. Continuiamo quindi ad aver fede e fiducia, quella fede sovrannaturale nel fatto che la Chiesa è nelle mani di Dio. La Chiesa non è nelle nostre mani. La Chiesa non è nelle mani del papa o dei vescovi. La Chiesa è nelle mani di Dio. Egli è il Capo. Egli è la testa della Chiesa. Rinnoviamo questa fede, perché la Chiesa è essenzialmente una realtà sovrannaturale, anche se ha anche il suo lato umano e visibile.
 
Forse, in quest’epoca di crisi, ci concentriamo troppo sulla parte umana della Chiesa, nella quale possiamo osservare le debolezze e il tradimento; ma la realtà invisibile, mistica, sovrannaturale della Chiesa è più grande e più forte. E nessuna fragilità o tradimento umani potranno distruggere la Chiesa, neanche se provengono dai membri più alti della gerarchia. Così è sempre stato in duemila anni di storia della Chiesa. Quindi, quando recitiamo nel Credo: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica” dobbiamo rinnovare la nostra fede nel fatto che la Chiesa è un’opera di Dio. E ovviamente, in epoche di prova e di crisi, lo Spirito Santo usa di solito i piccoli della Chiesa, quelli che non sono in posizioni di potere – mi riferisco al potere amministrativo. È stato così sempre. Dio sceglie sempre i piccoli, quelli che appartengono alla Nostra Signora, i servi di Dio.
 
Nostro Signore si è fatto piccolo quando è stato bambino; Nostro Signore ha scelto come apostoli dei semplici pescatori; Nostro Signore, nella Sua preghiera, ringrazia il Padre di aver scelto i piccoli per rivelare loro i misteri del Regno. E questa è una verità che si riferisce alla realtà soprannaturale della Chiesa, perché siamo il Corpo Mistico di Cristo. Manteniamolo forte il Corpo Mistico di Cristo, nel quale siamo tutti connessi gli uni agli altri, in modo vivo, in modo veramente sovrannaturale e reale. Con questa connessione, ogni membro della Chiesa aiuta l’altro. Siamo realmente come un corpo vivente, le cui parti sono connesse, e anche la Chiesa lo è. A volte una parte del Corpo di Cristo è debole, e può essere quella composta dalle persone che si trovano al potere, dalla gerarchia; quindi lo Spirito Santo usa i piccoli tra quanti formano parte del Suo corpo per rafforzare quanti si trovano visibilmente al potere. Credo che sia ciò che lo Spirito Santo opera in tutti i tempi. E così anche voi, miei fratelli e sorelle, e i piccoli, i bambini piccoli e innocenti con le loro preghiere, coi loro sacrifici sono quelli che rinnovano la Chiesa. Queste grazie si verificano quando la santa messa viene celebrata con riverenza, con fede, con dignità, in questi luoghi in cui Nostro Signore viene veramente adorato come Dio durante la santa comunione – interiormente ed esteriormente –, in questi luoghi avviene il vero rinnovamento della Chiesa. Questo è il potere dello Spirito Santo. E persino le alte gerarchie della Chiesa non possono fermarlo. Nemmeno il papa può fermarlo, perché si tratta dell’opera dello Spirito Santo. E il papa è più debole dello Spirito Santo: è solo un debole ministro di Cristo.
 
Così, rinnoviamo realmente la nostra fede sovrannaturale profonda e preghiamo e facciamo sacrifici per il papa e per i vescovi affinché possano ricevere nuove forze, nuovi doni dello Spirito Santo, in particolare il dono del coraggio, della fortezza, di testimoniare la fede, difenderla, e orientare le loro vite a Cristo. Vi prego di pregare per loro, e affinché Dio mandi un numero sempre maggiore [parole incomprensibili] di pastori della Chiesa a tutti i livelli, che abbiano il coraggio degli apostoli e che diano le loro vite per questa verità e per il bene delle anime.
 
Così, miei cari fratelli e sorelle, ricordiamoci che quest’epoca – come tutte le epoche di crisi e di prova – è un’epoca di grazie speciali. E chiedete a Nostro Signore di rafforzare la vostra fede, la fede sovrannaturale, e di rendervi orgogliosi della fede cattolica.
 
Conoscete la vostra fede. Avete il Catechismo. Avete il Catechismo di Baltimora, il Catechismo tradizionale e sapete che questa è la fede. Avete Nostro Signore qui, nella santa messa e nella santa comunione; avete i santi; avete la speranza. Siate quindi grati a Dio e orgogliosi della fede cattolica.
 
Non vi lasciate confondere da nessuno, e dite sempre: “So in Chi credo”. Come ha affermato San Paolo? “Io so”. E per questa mia fede cattolica sono pronto a soffrire… e questo è il nostro tesoro, miei cari fratelli e sorelle. La fede cattolica, Nostro Signore nell’Eucaristia, e quando abbiamo Nostro Signore nell’Eucaristia abbiamo tutto: questo è il nostro mistero, e per questo siamo le persone più ricche del mondo.

Sia lodato Nostro Signore Gesù Cristo, ora e per sempre. Amen.
 
 
Vescovo Athanasius Schneider
 
Charles Town, West Virginia, 20 ottobre 2016
 
[Traduzione a cura di ⇒ Chiesa e post concilio]


Documento stampato il 18/04/2024