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Consigli ai genitori: lo spirito di sacrificio

I campi della Crociata Eucaristica per i bambini e le bambine, anche quest'anno, si sono svolti bene e lo spirito che vi ha regnato è stato sereno e buono. Per il bene di tutti, desidereremmo che questo spirito continui nelle vostre famiglie e sia costante. Vorremmo quindi darvi qualche suggerimento per la formazione dei vostri figli perché viviamo in una società che non è più cristiana.

In generale oggi nelle scuole non si vuole più dare buoni principi agli allievi, ma si fa capire loro che hanno solo diritti, che devono farsi valere, si cerca di esaltare le loro qualità, la loro indipendenza, il loro orgoglio, il loro egoismo; non si insegna loro che devono rispettare gli anziani e coloro che hanno un'autorità giusta.

Soprattutto tramite la pubblicità e i mass-media si propone loro il successo, il divertimento, una vita facile senza difficoltà e senza Dio.

Oggi c'è anche il pericolo che i giovani diventino schiavi del cellulare; approfittando della loro inesperienza si propone un mondo virtuale, ideale, che non esiste; mentre sappiamo tutti che la realtà è ben diversa, che tutti prima o poi avremo delle difficoltà, delle malattie, dei sacrifici da fare, delle prove, delle croci.

Occorre dunque che i giovani si formino bene e che un giorno sappiano affrontare le difficoltà della vita, che non si lascino scoraggiare né ingannare.

Se volete che i vostri figli vi amino sempre, vi rispettino, vi siano riconoscenti, siano dei bravi cristiani e aiutino voi quando sarete anziani e anche chi ha bisogno, è fin da piccoli che bisogna educarli bene. Ricordiamoci che il Codice di Diritto Canonico voluto da San Pio X afferma: il fine primario del matrimonio è la procreazione e l'educazione dei figli”, sì, anche l'educazione dei figli, perché Dio ve li ha dati perché li educhiate e un giorno siano degli eletti per il Paradiso.

Innanzitutto i genitori devono dare l'esempio di una vita veramente cristiana, occorre che i vostri figli vi vedano pregare, accostarvi ai Sacramenti, avere lo spirito di sacrificio cristiano che affronta le difficoltà con fede senza lamentarsi né disperare e mettere nella vita di tutti i giorni Dio al primo posto perché pensate alla vita eterna che ci attende.

Non si pretendono grandi cose, ma quando i vostri figli sono piccoli pregate con loro al mattino e alla sera; se avete la grazia di essere riuniti tutti la sera recitate almeno una decina di Rosario insieme (dei santi sacerdoti dicevano: “Dove si recita il Rosario non si perde la fede” e “Una famiglia dove si recita il Rosario è una famiglia che si salva”).

Inoltre raccontate ogni tanto qualche episodio della vita dei santi, proponete, come fanno già diverse buone famiglie, libri buoni edificanti, sappiate che i piccoli battezzati hanno sete di cose buone e di ideali veri.

Oltre a questo, abituateli ad avere piccole responsabilità, a saper fare qualche sacrificio per Gesù, date loro qualche piccolo incarico, per es. apparecchiare e sparecchiare la tavola, tenere in ordine le loro cose, la loro camera (non deve essere la mamma che fa tutto!), a fare bene il loro dovere, altrimenti quando saranno grandi saranno disordinati, disorganizzati, incapaci di assumere responsabilità e facili allo scoraggiamento, e... capaci solo di pretendere e ricattare i genitori se non hanno tutto quello che vogliono.

Occorre dunque che i vostri figli diventino un giorno dei veri cattolici che amano il Buon Dio, la loro religione e che non si lascino ingannare da un mondo che in fondo non vuole il loro bene, ma che formino delle vere famiglie sane e se Dio li chiamasse al suo servizio (e sarebbe un grande onore per loro!) siano già abituati ad affrontare la vita e non si scoraggino mai, ma aiutino il prossimo a salvarsi.


Don Giuseppe Rottoli, FSSPX (articolo tratto da Il Cedro, bollettino trimestrale dell'Associazione S.Giuseppe Cafasso)