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Il Giudizio che ci attende

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.

"Tutte le genti della terra vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del Cielo, con grande potenza e gloria, e manderà i suoi Angeli con la tromba e con gran voce, per radunare i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità all'altra dei cieli", così Nostro Signore Gesù Cristo ci parla del supremo Giudizio, un dogma di fede espresso nel Credo con le parole: "di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti".

Innanzitutto sappiate, carissimi fedeli, che c'è un duplice giudizio: uno Particolare ed uno Generale.

Il Giudizio Particolare avviene subito dopo la nostra morte, quando “ognuno di noi si farà - nelle parole del Catechismo di Trento - giustissimo esame davanti a Dio di quanto ha operato, detto e pensato”.

Il Giudizio Generale, o Supremo, avviene alla fine del mondo davanti a tutte le persone che hanno mai vissuto e vivranno su questa terra.

Dopo il Giudizio Particolare, l'anima sarà consegnata o al Paradiso, o all'Inferno, o al Purgatorio; dopo il Giudizio Generale, l'anima riunita al corpo procederà al Paradiso o all'Inferno, poiché il Purgatorio non durerà che fino alla fine del mondo.

Il duplice Giudizio corrisponde al duplice carattere dell'uomo, che è allo stesso tempo individuo e membro della società umana: nel Giudizio Particolare sarà giudicato come individuo, nel Giudizio Generale sarà giudicato come membro della società.

Carissimi fedeli, questa è la realtà per cui tutta la nostra vita deve essere una preparazione. Facciamo dunque un buon esame di coscienza ogni sera; confessiamoci bene prima di Natale; assistiamo sempre alla Santa Messa domenicale; evitiamo ogni cattiveria in azione e in parole, ogni fornicazione, ogni egoismo, conducendo una vita santa e buona, “onde possiamo - di nuovo con le parole del Catechismo di Trento - con maggior sicurezza d'animo aspettare il gran giorno del Signore, anzi, desiderarLo con sommo ardore come si conviene ai Figli di Dio quando, dopo le lotte di questa vita di angosce, il giusto sarà dichiarato vincitore davanti a tutti gli uomini, e entrato nella Patria Celeste vi riceverà onori Divini ed eterni”.

 

Padre Konrad Zu Loewenstein