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Attacco alla Tradizione. Quando si sbaglia bersaglio...

[Editoriale n.11 - agosto 2023]

 Il recente dossier inerente la Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) pubblicato dal sito internet La Nuova Bussola Quotidiana ha suscitato un mare di polemiche, come è giusto che sia del resto, dal momento che l'attacco violento rivolto ad una realtà di sacerdoti e fedeli legati alla Tradizione cattolica proviene da un sito che si definisce cattolico e cattolico conservatore per la precisione.

Senza rischiare di essere prolissi e lasciando alla stessa FSSPX la risposta nel merito alle questioni sollevate dal dossier, tre sono gli aspetti legati a questa vicenda su cui brevemente ci soffermeremo in quanto rappresentano la cartina di tornasole dei tempi che stiamo vivendo e, in un certo qual modo, aiutano, forse paradossalmente, a comprendere anche le azioni che un cattolico è giusto intraprenda per rimanere fedele a Nostro Signore Gesù Cristo.

 

Il primo aspetto: fondare e gestire un sito internet, lo abbiamo sperimentato anche noi con la Corsia, comporta molte responsabilità: il rischio di farsi prendere la mano e, comodi davanti alla tastiera di un computer, vestire i panni del giudice che pontifica su tutto e tutti è assai concreto. Vi è in altre parole il pericolo che, quasi senza accorgersi, prevalga una sorta di superbia che si insinua nell'animo umano e dalla quale sappiamo dover stare molto accorti. Questa spirito superbo non solo mette a repentaglio il percorso di perfezionamento spirituale a cui ogni cristiano deve tendere, ma offusca la mente condizionando e viziando le azioni che ne conseguono.

 

Il secondo aspetto: che la Chiesa stia attraversando una crisi profonda per di più acuita e che trae origine dalle sue più alte Autorità è cosa affermata dallo stesso sito internet de La Nuova Bussola Quotidiana e così pure dai tanti siti che si definiscono conservatori. Il tiro andrebbe quindi ragionevolmente rivolto a chi, di questa crisi, ne è principale responsabile. Invece si assiste ad un attacco veemente e pieno di astio (utilizzando il solito termine di “lefevriani” in maniera sprezzante e ghettizzante) rivolto ad un “ambiente” in cui si respira e si vive proprio quella Tradizione che si dice di voler difendere.

Se da un lato non se ne capisce proprio il bisogno visti i tempi attuali e i già tanti problemi sul tavolo, dall'altro lato ciò non deve nemmeno sorprendere più di tanto perché la crisi che principalmente dal Concilio Vaticano II si è propagata in ogni dove all'interno della Chiesa è ancora lungi dall'essere realmente compresa se ancora oggi si punta il dito solo ed esclusivamente sul pontificato di Papa Bergoglio, salvando, e anzi, richiamando quale punti di riferimento i pontificati precedenti (da Paolo VI, passando per Giovanni Paolo II e giungendo a Benedetto XVI), come se questi interpretassero in modo corretto le profonde novità apportate dal Concilio. In altre parole, su tali siti che si dicono conservatori, vengono continuamente richiamati gli "insegnamenti" dei papi conciliari con salti mortali e contorsioni varie che dimostrerebbero quanto tali pontificati differiscano da quello bergogliano in essere. Ora possiamo anche credere che gli asini volino, ma intestardirsi nel non vedere il filo conduttore dello smantellamento dell'insegnamento cattolico che unisce tutti i papi conciliari significa continuare a procastinare la crisi che affligge la Chiesa e, per certi aspetti, rendersi più o meno involontariamente complici di tale crisi.

 

Il terzo aspetto: quando si spara nel mucchio non sapendo più riconoscere il bersaglio è sintomo di una crisi che evidentemente, ma già era cosa nota, rischia di infettare anche coloro che si credono preservati o inattaccabili da una simile situazione di decadenza e disfacimento in essere.

Ciò però è la prova provata che coloro che ancora percepiscono e seguono il sensus fidei che alberga nel profondo del cuore sono nel giusto se ciò li porta a cercare e seguire quei sacerdoti e quelle realtà che difendono e vivono la Tradizione senza compromessi ossia così come la Chiesa l'ha sempre insegnata e vissuta.

Tutto il resto, comprese presunte o pseudo Bussole che dir si voglia, distoglie ed è perdita di tempo.

La Redazione